Fabio Giancarlo Mori

foto di Angelo Lavizzari

Fabio Giancarlo Mori nasce a Genova il 4 luglio 1963, vive i primi ventitré anni della sua vita nel quartiere di Cornigliano, studia Elettrotecnica e si diploma nel 1982 presso l’allora prestigiosa scuola G. Galilei della sua città.
Svolge servizio militare negli alpini del Battaglione Saluzzo, presso la ormai leggendaria caserma Mario Fiore di Borgo San Dalmazzo, nel Cuneese, ma sino dall’adolescenza lavora come Disc Jockey in numerose radio private, sviluppando la passione per la musica e specialmente per i testi, che da sempre scrive e che accompagnano la sua vita.
Sposato per quasi trent’anni, ha due figli, Manuel e Christian, che spesso lo assecondano nelle sue scorribande teatrali e musicali e che “imparano il mestiere” dalla parte in ombra del microfono.
Per oltre quindici anni è stato impegnato nelle associazioni del suo quartiere di adozione, quello di Oregina, sulle alture di Genova, alternando i suoi interessi tra il calcio dilettantistico e la cultura, partecipando e contribuendo a formare un animato laboratorio teatrale e un giornale locale, Oregina Informa, diventati ben presto punto di riferimento per un numeroso pubblico.
Ora che la sua vita ha preso una nuova direzione artistica e sentimentale, minaccia di essere incontenibile, passando senza soluzione di continuità dalla grafica digitale con la realizzazione di manifesti per numerosi eventi, all’informatica, all’impaginazione, alla stesura di articoli e reportage fotografici, alla collaborazione sia tecnica che artistica con gruppi musicali e teatrali diversi, senza mai dimenticare la passione di sempre, la scrittura e la conseguente lettura, da vorace divoratore di ogni e qualsiasi testo scritto, con predilezione per horror e fantascienza e senza dimenticare la musica progressiva italiana e inglese.
Da poco ha iniziato a sviluppare ulteriormente la sua passione per la musica avvicinandosi ad uno strumento da sempre amato e mai suonato: la chitarra elettrica, che un giorno forse lontano o forse no, regalerà note meravigliose alle sue “Parole senza musica”.

Sempre con lo sguardo dritto e aperto sul futuro, a pugno chiuso contro ogni avversità, ma il cuore aperto ad ogni buona emozione d’amore, inizia a pensare di condividere con altri folli disgraziati una nuova idea musicale, quindi nel 2018, chiama a raccolta alcuni tra i più grandi interpreti della musica universale, cospirando insieme a loro un Mysterioso progetto.

Il seguito, su queste pagine.